mercoledì 5 gennaio 2011

Retrospettiva di nulla...: il 2010, un anno mica tanto bello

Piccola analisi psico-alla-buona degli ultimi 12 mesi di Nulla: l'attività di questo blog ha evidentemente risentito di avvenimenti nazionali ed internazionali, di tipo sociale e politico, non proprio positivi; per reazione il blog si è un pò chiuso in se stesso, rifuggendo dal pubblico e isolandosi nel personale, ripescando in miti e ricordi d'infanzia; tendenza che si era evidenziata già a fine 2009, per esempio con l'otaniburila.

Citerei, come riprova più evidente, la storia della piuma che, vissuta da me e dal cugino d'oltreoceano El Gloria in ere geologiche dimenticate, abbiamo raccontato dai due diversi punti di vista, a verifica di quanto i ricordi dei bambini possano divergere sugli stessi avvenimenti; e come tali fatti siano stati tramandati dagli adulti.

Non sono mancate le tradizionali rielaborazioni di chat demenziali; a titolo di esempio proporrei: l'antica Roma secondo El Gloria e Milo Temesvar. Oppure small night music, psyco-chat cinematografica con musica originale.

Sono stati però affrontati anche temi filosofici ineludibili, come in non mi fido.

E' stato anche l'anno degli autoritratti; di loro sì, posso affermare che hanno avuto un discreto successo.
 
Molti di questi contenuti sono presenti anche sul blog cugino, Nada, che dall'altra parte dell'oceano e dell'equatore ha pubblicato alcuni prodotti multimediali o semplicemente musicali di El Gloria; segnalerei la serie porn music, ed anche una personale rivisitazione, dedicata ad Andy Warhol, dei famosi screen test. Alcuni post fra i più interessanti prendono spunto dall'attività lavorativa di El Gloria, come G-files ed la terza delle Porn Music.

Deludente, dal punto di vista della produzione artistica, l'atteso incontro in terra d'Argentina fra El Gloria ed il sottoscritto; l'opera a cui è stato dedicato maggiore impegno (La respuesta) (la risposta ad un video di Eduardo, un blogger di Mendoza) ha avuto un esito piuttosto catastrofico, ma va comunque conservata per il suo valore di evento.

E, parlando di insuccessi, forse il più clamoroso è stato la nascita del blog collaterale Self-blogtraits, ideato dalla fertile mente dell'alter ego Jeremy X; una semplice raccolta di autoritratti di bloggers, che basandosi sulla naturale tendenza all'edonismo e, tutto sommato, all'esibizionismo di chi blogga, avrebbe in teoria dovuto raccogliere un'enormità di adesioni; ma è rimasto allo stato embrionale, non riuscendo ad espandersi oltre una ristretta cerchia di bloggers amici. Probabilmente Self-blogtraits è stato promosso male, o in maniera insufficiente. Comunque è sempre lì, in attesa di essere scoperto dalle masse.

domenica 2 gennaio 2011

CONTINUA (6) (o forse 5 BIS)

INSOMMA.
Avevo appena pubblicato il post precedente e lo stavo rileggendo per correggere eventuali puttanate (intendo quelle grammaticali, per quelle concettuali c'è poco da fare) con l'intenzione di dedicarmi ad un post di riepilogo del meglio e del peggio di Nada//Nulla del 2010.
Ma...
mi casca l'occhio sulla colonna di destra, quella dei link. Oh caspita, vedo che il sommo maestro di armonica blues Adam Gussow, di cui ho seguito da anziano alunno parecchie lezioni via youtube -  peraltro con scarsi risultati - ha messo un video nuovo, realizzato, a quanto vedo, a Copenhagen. Gussow ha effettivamente fatto un tour da one-man-band in Europa a dicembre. Bene (ho messo qua sotto il video perchè non dobbiate fare click sul link di fianco, che per altro non dura in eterno), inizio ad ascoltare e nella breve presentazione sento che Gussow fa un riferimento a...


avete sentito anche voi, parla di Art Blakey. Il pezzo inizia. Adam suona col consueto vigore, il tema qualcosa mi ricorda, e dopo un po' mi accorgo che è basato su Moanin' di Blakey (che è anche il titolo di un suo album coi Jazz Messenger). Verso il 1'50" l'esposizione è chiarissima. Smanetto un pò su google e giungo ad una sua intervista in cui presenta il suo nuovo disco (eccola). Conferma, Buford Chapel Breakdown contiene per lo meno la citazione di Moanin'.
Beh, che dire?
Per festeggiare questa nuovo inquietante indizio, cerco su youtube e aggiungo il pezzo in questione dal disco omonimo dei Jazz Messengers.





















Mi sa che il riepilogo del 2010 di Nada//Nulla salta a domani.

CONTINUA (5)

(da qui)



Art Blakey siede alla batteria in questa versione del 1958 di Confirmation eseguita dal sestetto dell'organista Jimmy Smith.
Gli altri sono Lee Morgan (tromba), Lou Donaldson (sax alto), Tina Brooks (sax tenore), Kenny Burrell (chitarra)


Confirmation è un tema tipicamente bop di Chalie Parker.

Ma ciò che ci interessa di più, in questo momento, è che uno dei significati di confirmation è CRESIMA.
Nessuna preoccupazione, non sono uno che si fa ossessionare dalle cose.



Non compro più regolarmente la rivista Musica Jazz da qualche anno, ma oramai per tradizione mi procuro il numero di gennaio, nel quale sono pubblicati i vincitore del Top Jazz ed il disco relativo, giusto per rimanere quel minimo aggiornato. (E certo, ecco perchè mi ero ritrovato quel numero di gennaio 2010 di cui ho detto nelle precedenti puntate).
Mi reco quindi in edicola, oggi domenica 2 gennaio, ma a quanto pare non è ancora uscito il numero nuovo; faccio per andarmene, ma noto, che mi guarda da uno scaffale, il numero di dicembre; gli dò un'occhiata e di cosa mi accorgo? La monografia ed il disco allegati sono dedicati ad: Art Blakey.




E insomma, continuamo a non credere nei segni del destino, però l'ho comprato, 'sto numero di dicembre 2010.