(qui tutto quanto)
Torniamo al famoso numero di Musica Jazz con la monografia su Art Blakey; riporto ciò che segue, estratto dall'inserto curato da Giuseppe Piacentino (una volta gli inserti erano qualcosa che si poteva staccare dal resto della rivista, adesso non è più così, a meno di non distruggerla; ma questo non c'entra niente):

Come ho raccontato, si è verificato un affastellarsi di eventi casuali a partire dagli ultimi giorni del 2010; da uno dei quali, parecchio simpatico, è scaturito questo:
in breve, scopro di essere stato sceneggiato dall'autore di un blog che seguo, ed invito a leggere questo post, fin dentro nei commenti, per capire, anche perchè probabilmente ritornerò sull'argomento. Rilevo che sono ritratto abbastanza più vecchio di quello che sono, ma tutto sommato, anche più magro.
Si potrebbe obiettare che tutto ciò ha scarsa attinenza con l'indagine che stiamo conducendo, ma aspetterei a parlare; tant'è vero che aggiungo un altro elemento, un mio autoritratto giovanile, e poi smetto, per non bruciare tutto l'asado, come si dice:
Con un unico chiarimento, per il momento: l'impermeabile (che ho tuttora) appeso sullo sfondo è effettivamente un Perramus.
in breve, scopro di essere stato sceneggiato dall'autore di un blog che seguo, ed invito a leggere questo post, fin dentro nei commenti, per capire, anche perchè probabilmente ritornerò sull'argomento. Rilevo che sono ritratto abbastanza più vecchio di quello che sono, ma tutto sommato, anche più magro.
Si potrebbe obiettare che tutto ciò ha scarsa attinenza con l'indagine che stiamo conducendo, ma aspetterei a parlare; tant'è vero che aggiungo un altro elemento, un mio autoritratto giovanile, e poi smetto, per non bruciare tutto l'asado, come si dice:
Con un unico chiarimento, per il momento: l'impermeabile (che ho tuttora) appeso sullo sfondo è effettivamente un Perramus.