Apprendo con un misto di allegria e preoccupazione che il comune di Milano intende vietare di fumare nei parchi e giardini milanese in presenza di bambini e anziani.
Niente di deciso ancora, l'assessore Landi di Chiavenna dice che ci stanno lavorando e la cosa mi rende più sereno.
Nulla da dire per carità sul non fumare vicino ai bambini.
L'inquietante interrogativo è come sarà quantificato quell' "in presenza". E' sufficiente che ci sia un bambino o un anziano nel parco, foss'anche dalla parte opposta? Cento metri? Quindici metri?
Inoltre: a quale età il bambino smette di essere tale? E un anziano inizia ad essere tale? Conosco persone di 70 anni che se gli dai dell'anziano ti disfano.
E se uno passeggia nel parco in compagnia di un anziano al quale non dà fastidio il fumo e gli frega nulla che altri fumino, può accendersi una sigaretta senza rischio?
Ma soprattutto la domanda che mi toglie il sonno è: un anziano potrà passeggiare solitario nel parco fumando una sigaretta?
Già me lo vedo il vigile:
"Spenga subito quella sigaretta, lo sa che non si può fumare in presenza di un anziano?"
"E dove sarebbe l'anziano?"
"Lei"
Vorrò esserci.
(fonte: http://inestetismi.blogspot.com/)
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