giovedì 7 ottobre 2010

Non ci andare, è un agguato!


L'omino di StreetView è indeciso sul da farsi: ha ricevuto una comunicazione dall'Agenzia delle Entrate



Il recente post su Inestetismi, mi sollecita una domanda tipica da uomo della strada (come quello della foto) e quindi la esprimo: quanto il rapporto fra l'uomo e le istituzioni è condizionato dagli ancestrali sensi di colpa del cittadino? e quanto le istituzioni ne sono consapevoli (e ci giocano)? parecchio, direi (mi rispondo da solo, nell'ipotesi che nessuno lo faccia).

Come Josef K. che nel Processo ignora il contenuto dell'accusa, il contribuente riesamina il suo passato per trovare la sua colpa, che DEVE essere da qualche parte.

2 commenti:

Eduardo ha detto...

La culpa del ciudadano, es algo que llevamos incorporado en nuestro subconciente, de no tenerla, creo que nos convertiríamos en malos ciudadanos o indeseables.
Es la versión atea, del pelotudo pecado original, porque de lo que se trata la vida, es de tener culpa de algo, para sentirnos deudores, y no andar exigiendo nada.

SuperG ha detto...

Il bello è che il cittadino ha sensi di colpa anche quando non ha colpa. Ben sapendo che, scavando scavando, una colpa di sicuro ci sarà.
Come quando vai dal medico. Stai bene, benissimo, ma sai che di sicuro troverà qualcosa che non va, Non hai malattie ma sai che le hai. Basta scavare scavare.

A questo punto, decisamente meglio un bel filetto (medium, al massimo medium-rare) e se anche mi viene un senso di polpa, chissenefrega.