martedì 28 dicembre 2010

CONTINUA (2)

(da qui)Qualcuno crede ai segni del destino?

Io no.

Detto questo, una breve premessa a ciò che ho scritto nel precedente post (*) nel quale faccio riferimento ad una foto della mia cresima, avvenuta a Milano, all'incirca nel 1967.
Circa una settimana prima di Natale mia moglie ed io facciamo le valigie con l'intenzione di abbandonare la capitale ai suoi isterismi consumistici e recarci in campagna, nelle Marche, per sopravvivere alle feste in stato di solitudine controllata (cioè in due).
Giungiamo a destinazione; al momento di disfare le valigie mi accorgo della presenza, in mezzo a qualche libro che mi ero portato dietro, di una rivista, Musica Jazz, gennaio 2010. Avevo smesso di comprare Musica Jazz da 2 o 3 anni, ma non ricordo bene per quale ragione mi ero procurato quel numero, quasi un anno fa, forse per vedere il passaggio al nuovo editore cosa aveva comportato. Quello che ricordo è che, dopo pochi giorni dall'acquisto, la rivista sparì, probabilmente fagocitata nella bolgia che regna ormai incontrastata nel mio studio. Ad ogni modo, visto che l'avevo ritrovata, o che mi aveva ritrovato, tanto valeva leggerla, e l'ho messa lì sul comodino vicino al letto.

Fredda, quella prima nottata dalle parti di Camerino. Soprattutto vento freddo.


(*) so benissimo che le premesse andrebbero fatte prima; diciamo che è una licenza prosastica

(continua)

2 commenti:

SuperG ha detto...

Bene, il quadro comincia a delinearsi con una certa approssimazione

el gloria ha detto...

"solitudine controllata"
bellisima expresion